Il caso
I miei genitori hanno una cassetta di sicurezza cointestata in banca. Nessuno di loro l’ha mai utilizzata ed io, per evitare di pagare i costi legati all’apertura di una nuova cassetta, ne ho approfittato inserendovi periodicamente monili di un certo valore appartenenti sia a me che a mia moglie. Ora però mia madre è deceduta e la banca ha bloccato tutto quanto a lei intestato, compresa la cassetta di sicurezza. Cosa posso fare?
Aprire la cassetta di sicurezza?
Mentre tutti i cointestatari sono in vita la normativa permette l’utilizzo anche disgiunto della cassetta di sicurezza. Ogni contitolare può cioè recarsi in banca e gestirla. Tutto cambia però qualora deceda uno di tali soggetti. In questo caso, infatti, tutti i rapporti bancari in capo al defunto vengono bloccati e l’uso disgiunto non è quindi più consentito. In altre parole, pur quanto nel nostro caso vi sia (quale cointestatario in vita) il coniuge superstite questi è impossibilitato ad operare in alcun modo. Egli non può cioè recarsi in banca per recuperare il contenuto della cassetta di sicurezza in favore del proprio figlio.
L’art. 48 del D.lgs. 346/90 (Testo unico successioni e donazioni) dispone in particolare che la cassetta di sicurezza, dopo la morte del concessionario o di uno dei concessionari, può essere aperta solo in presenza di un perito estimatore e di pubblico ufficiale (notaio o funzionario dell’Agenzia Entrate). Il giorno designato si procederà quindi alle operazioni di apertura alla presenza di eredi, cointestatari della cassetta e Direttore della Filiale. Aperta la cassetta di sicurezza il Pubblico Ufficiale redigerà quindi apposito verbale di inventario del contenuto che dovrà essere poi necessariamente allegato alla dichiarazione di
successione. Ultimato e valorizzato l’inventario, i beni vengono nuovamente riposti in cassetta.
Successivamente, quando sarà stata presentata la relativa dichiarazione di successione, la banca acconsentirà all’apertura, richiedendosi la presenza diretta (o per procura) di tutti gli aventi diritto.
Il contenuto rileva sempre ai fini successori? Anche se il defunto non c’entra?
Purtroppo, sì. Nel nostro caso, pur quanto i monili contenuti nella cassetta di sicurezza appartengano al figlio e alla nuora della defunta, essi non sono esenti dalla successione. Certamente il Pubblico Ufficiale che redigerà il verbale di inventario potrà menzionare tale situazione all’interno dell’atto ma ciò nonostante il documento redatto dovrà essere allegato alla dichiarazione di successione così come in essa dovrà essere riportato tutto quanto contenuto nella cassetta di sicurezza ed il relativo valore economico.
E… se non dichiaro alla banca il decesso del cointestatario?
Si ricorda che la legge vieta espressamente che, dopo il decesso, gli eredi aprano la cassetta di sicurezza senza aver comunicato alla banca l’avvenuto decesso; sono previste pesanti sanzioni pecuniarie e penali (per false dichiarazioni a pubblico ufficiale).