Dichiarazione di Successione

Dichiarazione di Successione

Di cosa si tratta?

La dichiarazione di successione è un adempimento obbligatorio, per lo più fiscale, avente la funzione non solo di informare l’Agenzia delle Entrate del subentro di terze parti nel patrimonio di un defunto ma anche di determinare le imposte dovute sulla base della normativa attualmente in vigore.

Quando deve essere presentata?

Entro 12 mesi dalla data di apertura della successione che, solitamente, corrisponde alla data del decesso.

Da chi deve essere presentata?

Obbligati a presentare la dichiarazione di successione sono i seguenti soggetti:

  • erede, legatario, chiamato all’eredità o i loro rappresentanti legali;
  • l’immesso nel possesso dei beni, in caso di assenza o morte presunta del defunto;
  • l’amministratore dell’eredità;
  • il curatore dell’eredità giacente;
  • l’esecutore testamentario;
  • il trustee.

In caso di più coobbligati, tutti devono presentarla?

No. Basta presentare una sola dichiarazione di successione, pertanto un solo modello valido per tutti.

Ci sono casi di esonero dalla presentazione?

Certamente. Non sussiste obbligo di presentare la dichiarazione di successione qualora si dovessero verificare le due seguenti condizioni:

  • l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto;
  • l’attivo ereditario ha un valore non superiore a euro 100.000,00 e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.

Come viene presenta?

La dichiarazione di successione può essere presentata: esclusivamente in via telematica con una delle seguenti modalità:

  • telematicamente, per le successioni post 23 gennaio 2017;
  • in modalità cartacea, per le successioni ante 23 gennaio 2017.

Quali sono e come si pagano le imposte?

Quando nell’asse ereditario sono presenti immobili (es. appartamenti, ville etc.) è obbligatorio pagare le imposte ipotecaria, catastale, di bollo, la tassa ipotecaria e i tributi speciali.

Il calcolo di queste imposte avviene con la modalità della “autoliquidazione”, cioè è il contribuente stesso che le calcola e le versa senza un intervento diretto dell’amministrazione finanziaria. L’addebito avviene sul conto corrente intestato al dichiarante, oppure al soggetto incaricato della trasmissione telematica

Oltre alle suddette imposte, potrebbe essere dovuta anche l’imposta di successione, cioè l’imposta vera e propria applicata in percentuale sull’attivo dei beni ereditati. In questo caso l’obbligo o meno di pagamento dipende dalla situazione che si verifica al momento del decesso. Comunque, la detta imposta, qualora dovuta, verrà liquidata direttamente dall’Agenzia Entrate sulla base della dichiarazione presentata.

Se non si conoscono tutti i successibili e/o gli assetti patrimoniali del defunto?

Ai fini della corretta presentazione della dichiarazione di successione è molto importante avere piena consapevolezza dell’identità e del numero dei chiamati all’eredità nonché dell’entità del patrimonio relitto. Una conoscenza anche solo parziale di tali informazioni potrebbe infatti comportare spiacevoli ripercussioni nella vita quotidiana del successore ignaro.

Questi, infatti, con la presentazione della dichiarazione di successione, si trova ad accettare implicitamente l’eredità relitta subentrando, così, tanto nelle attività che nelle passività del defunto! Pertanto, è molto importante, già in fase di istruzione pratica, essere affiancati da uno staff di professionisti in grado di dare piena contezza degli assetti ereditari operando, se del caso, per la ricerca degli eredi e del patrimonio (mobiliare e immobiliare) del defunto.

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Rispondi a queste brevi domande:

  • Nome e cognome del defunto?
  • Luogo e data del decesso?
  • MM slash GG slash AAAA
  • Ultima residenza in vita del defunto?
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